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05/05/11

Si gioca a carte scoperte

Avete presente il Tamagochi fallato? Bene, questa povera donna non ha alcuna idea del progetto malefico e diabolico che Cullù vuole mettere in atto.
Oggi finalmente sono riuscita a capire cosa ne sarà della mia vita lavorativa. Giusto così, perchè vorrei solo evitare di rimanere in mezzo alla strada e di andare a vivere sotto i ponti (sarebbe la volta buona che me ne vado a fanculo da qualche parte!).
Già quando Cullù mi ha parlato di questa persona ha esordito con questa frase:"Ha 40 anni. E' perfetto. Così non rimane pregna!"
Io: ???O_O??? diciamo che era una faccia tra lo schifato, l'orripilato, lo sconvolto e il basito (e secondo me qualche lettore - sprovveduto - ha anche fatto un balzo sulla sedia).

Diamine, tutte le femministe che sono morte hanno iniziato a ballare nella tomba a mo' di Don Lurio e quelle vive si sono autoflagellate ripetendo "ma che cazzo ci facevamo noi in piazza nei lontani anni '70?! Pettinavamo le bambole?!".
Dopo questo tripudio di schifìo è arrivato il Tamagochi. Giocattolo ignaro della fine che avrebbe fatto.
A sentire la "cineseria", lei è convinta che avrà un contratto regolare, pagato regolare, e indeterminato.
Ora, il tema del lavoro/precariato/cococo/cocopro/seidonna ecc ecc l'hanno già affrontato molti altri blog. Quindi di certo non mi cimenterò a rincarare la dose sull'argomento.
Però cavolo! Vuoi fregare qualcuno? Ma almeno fallo con stile!
Il sopracitato personaggio vuole istruire il Tamagochi; questo lui lo vede come periodo di prova senza contratto (anche se la sottoscritta me medesima ha fatto notare più volte l'esistenza di contratti che sanciscono dei periodi di prova che danno la possibilità ad ENTRAMBE le parti di SFANCULARSI RECIPROCAMENTE rimanendo fedeli e ligi alla buona educazione!); decidere quindi in un secondo momento se tenerla oppure no; e qui viene il bello: farla lavorare solo quando ne abbisogna (il Tamagochi ovviamente è all'oscuro del disegno di(vino) Cullùniano e della mega inculata che andrà a prendere).
E qui si apre un dilemma esistenziale e shakespeariano: che faccio? mi faccio i cazzi miei fomentando questo mondo di sfruttamento folle del lavoratore? o m'immolo a paladina della giustizia sindacale (che Sailor Moon mi fa una pippa ammè)? Chi vivrà vedrà...

Per quanto riguarda me. Bhè, il discorso è iniziato così:
Cullù "sai, ora che mi metto in proprio ci sarà molto lavoro in meno, quindi voglio una persona che rimanga in ufficio solo mezza giornata. Ma non ti preoccupare, donna da sfruttare (libera interpretazione dello scrivente riguardo il pensiero bacato dell'interlocutore), che io una soluzione al problema ce l'ho sempre, perchè io uomo d'onore sono ah (ebbene sì, è partita in sottofondo il main theme de "Il Padrino").
La furbata secondo lui è la seguente: un suo amico, mio ex collega presso l'azienda in cui lavoravo prima di approdare nel regno di Bacco, ha bisogno di me, solo me, fortissimamente me perchè sa come lavoro, sa quanto sono seria (si vede che in 8 anni di colleghitudine non ha capito un ciufolo!) e principalmente non ha voglia di cercare qualcuno (delle varie opzioni questa mi sembra la più realistica, conoscendo il soggetto). Perchè avere la pappa pronta e già (s)formata (giusto per rimanere in tema culinario) fa comodo a tutti.

Ora, io mi faccio una domanda e mi do anche una risposta (alla Marzullo): ma tu, brutto 'mbriagone che non sei altro, panzuto e a tratti maniaco, ma proprio ammmmè dovevi venire a rovinare la vita!? La risposta che mi do è: sì O_o stop.

Mi ritrovo quindi davanti ad un bivio, o meglio un trivio (??? ma si dirà ???)... insomma le opportunità che mi si prospettano sono le seguenti:
1) lavorare per lui mezza giornata e per il bradipo pensante (ex collega) il resto della giornata e sarebbe anche una cosa facile se non dovessi girare mezza città per raggiungere il luogo di lavoro e abitando in un'altra provincia e con una pulce pelosa da accudire in pausa pranzo!
2) farmi assumere 8 ore dall'ex collega tirandomela di brutto (tipo 8 ore chiare e limpide in busta paga per un netto - minimo - di € 1.500,00)
3) sfanculare tutto e tutti e mettermi alla ricerca di nuovi e più pacifici lidi.

Direi che a rigor di logica dovrei scegliere la busta numero tre, a occhi chiusi. Ma è scontato ricordare che ho una carogna sulle spalle a forma di banca che se non pago il mutuo mi gambizza, e che comunque devo provvedere al sostentamento mio e di Taz in qualche modo (nonostante già adesso io riesca a far rimanere a bocca aperta i miei amici quando parlo della spesa che ho per riempire il frigo!).

Intanto io mi preparo psicologicamente per il futuro revisionando il mio curriculum e inviandolo a pioggia a tutte le emails aziendali reperibili... chè non si sa mai qualche allineamento astro-planetario si faccia vivo anche nella sfera dell'Ariete!

Della serie: a volte la vita è proprio come giocare alle 3 buste con (ei fu) Mike Bongiorno.

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